Il mobility management dal basso: l'esperienza del gruppo Ciclistat
gruppo Ciclistat

DARE I NUMERI PEDALANDO: L’ESPERIENZA DI CICLISTAT

Mi chiamo Lisa Francovich, lavoro in ISTAT, a Roma, da 16 anni, e credo che l’Istituto non abbia bisogno di presentazioni.

Nata a Firenze sono venuta a 30 anni a Roma per lavoro, qui ho messo su famiglia e vivo con il mio compagno e due bambini di 9 e 11 anni. Odio guidare nel traffico, amo la vita di quartiere e l’attività sociale e dal basso.

Il Mobility management ufficiale

L’ISTAT ha diverse sedi su Roma (attualmente 8) e una sede quasi in ogni capoluogo di regione (17 sedi in totale) per un totale di 2.246 dipendenti.

L’Istat ha un Mobility Manager e un progetto Green Istat che mira a favorire le buone pratiche in tema di risparmio energetico. Ad esempio aderendo all’iniziativa di Radio2 ‘M’illumino di meno’ o concordando con le aziende di trasporto pubblico locale degli sconti per le tessere annuali per i dipendenti Istat. Tutte iniziative lodevoli, ma dalla efficacia estremamente limitata. A tali iniziative viene dato uno spazio sul network interno dell’Istituto (In-Istat) insieme ad un flusso costante di molte altre informazioni.

L’Istat ha attuato negli ultimi 3 anni circa delle iniziative minimali, nelle sole sedi di Roma, per favorire la ciclabilità, come ad esempio porre rastrelliere per le bici in prossimità di alcune sedi dove questo era possibile o all’interno delle aree parcheggio dedicate, e effettuare ricognizioni e verifiche per individuare locale per spogliatoi dedicati al personale che si reca in ufficio in bicicletta.

Di queste iniziative la più rilevante è la realizzazione di un parcheggio per biciclette da 40 posti, localizzato a fianco dell’ingresso principale della sede centrale a via Balbo. Sono rastrelliere a terra, all’aperto e l’area non è sorvegliata né coperta, ma il gesto è stato molto apprezzato e il suo valore simbolico è comunque importante.

rastrelliera istat

Il gruppo Ciclistat

Da circa due anni un nutrito gruppo di ciclisti, dipendenti dell’Istituto Nazionale di Statistica delle varie sedi di Roma, ha deciso di strutturarsi in un gruppo denominato “Ciclistat”. Si tratta di una novantina di persone, costantemente in crescita, di cui circa 40 regolarmente attivi nel gruppo, trasformando la propria esperienza individuale in un gruppo di pressione nei confronti dell’Amministrazione.

Come gruppo aziendale Ciclistat ha aderito a eventi come “Bike to Work” e l’“European Cycling Challenge” (la squadra Istat si è classificata prima tra i gruppi aziendali romani della ECC2015). Ha inoltre promosso giornate per conoscere il Grab (Grande Raccordo Anulare delle Bici, Roma), come esempio di percorso alternativo che è possibile usare per spostamenti in bicicletta più sicuri. Durante l’ultimo giro del Grab, poche settimane fa, il gruppo contava 14 partecipanti.

L’idea è che tanto più grande è il numero di ciclisti attivi, quanto maggiore è la possibilità di stimolare una risposta da parte di chi progetta la mobilità nelle città. Rendere più sicura la mobilità dolce e sostenibile gioverebbe all’ambiente, al traffico, alla salute e più in generale alla qualità della vita della collettività.

In questo senso l’azione di stimolo verso l’Amministrazione ha prodotto un tavolo di trattativa con la dirigenza dell’Istat per proporre sia l’adozione di misure logistiche, assicurative e d’incentivazione per i ciclisti, sia la costituzione di un organismo propositivo e consultivo, portatore di una visione innovativa e partecipata, formato da lavoratori ciclisti a supporto del Mobility Manager.

Dopo un anno e più però tale organismo non è stato creato e l’amministrazione sembra essersi dimenticata delle promesse iniziali.

Proposte concrete

Come Ciclistat abbiamo fatto e continuiamo a fare molte proposte in ogni occasione possibile. Le nostre proposte sono tutte orientate a favorire l’uso della bici per venire al lavoro (piuttosto che l’acquisto di bici, che poi rimangono inutilizzate). Prime fra tutte avere un luogo sicuro dove parcheggiare nelle sedi di lavoro, ma anche degli spogliatoi dove cambiarsi, senza doverlo fare negli uffici disturbando i colleghi non ciclisti, o ancora avere un’adeguata assicurazione nel percorso casa- lavoro e ritorno.

Infine abbiamo approfondito l’aspetto degli incentivi all’uso della bicicletta con l’introduzione di misure anche simboliche di tipo economico, o di “tempo” (in termini di orario di lavoro), e abbiamo approntato delle proposte in merito che sono state ascoltate, ma si sono scontrate con la carenza di fondi per finanziarle, o di volontà politica (forse timida di fronte al rischio di proteste per aver favorito una categoria di dipendenti).

I sistemi d’incentivazione prospettati da Ciclistat sono o il compenso monetario (minimo, meramente simbolico) o temporale (qualche minuto, anch’esso simbolico) conferiti per ogni giorno di utilizzo della bicicletta per venire al lavoro che sono sembrati i due modi più opportuni e in fondo non troppo complessi da attuare, e adatti anche a “premiare” quei lavoratori che usano la modalità mista bici-trasporto pubblico.

rastrelliera istat 2

Pausa pranzo in bici

In assenza di qualsiasi avanzamento concreto dal lato della nostra amministrazione (ma è così difficile rinnovare un po’ la mentalità dei nostri dirigenti?) il gruppo Ciclistat è attivo con iniziative pratiche, che vogliono coinvolgere i colleghi e essere di esempio per l’amministrazione. Ad esempio, nella sede di via Tuscolana, vicino ad un meraviglioso e grande parco romano, i colleghi hanno messo a disposizioni due bici, una da donna e una da uomo, con caschetti e kit per la foratura: chi vuole fare un giro nel parco in pausa pranzo è benvenuto!

Questo aiuta a prendere confidenza con la bici e la sua piacevolezza anche a persone meno inclini, prive di bicicletta propria o intimorite da traffico. In ogni sede c’è un referente che consiglia e affianca sul percorso i colleghi che vogliono provare a usare la bici. Nella sede di Viale Liegi è a disposizione in portineria una pompa da bici per chi vi arriva con i copertoni bassi. E così tante piccole iniziative che cercano di facilitare e rendere concreto l’uso della bici.

Io personalmente continuo da andare in bici al lavoro tutti i giorni, con tutti i benefici che comporta: risparmio di tempo e di soldi, guadagno in salute, facilità di parcheggio e via dicendo.


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