Il segno di Venere è un film commedia del 1955 diretto da Dino Risi, con un cast eccezionale tra i quali Alberto Sordi, Sofia Loren e Valeria Valeri.
Il segno di Venere è una commedia amara sulla solitudine che nell’Italia che si avviava al boom probabilmente diede fastidio per la mancata concessione alla soluzione facile e liberatoria.
Due cugine di diversa provenienza, la meridionale Agnese (Sofia Loren) e la milanese Cesira (Valeria Valeri), vivono insieme a Roma, con il padre della prima e la zia nubile napoletana Tina.
Cesira lavora come dattilografa in uno dei tanti negozi e uffici dell’albergo diurno mentre la cugina è in cerca di un lavoro. Se Agnese viene fatta segno delle attenzioni (anche invadenti) degli uomini che tiene a distanza Cesira invece vorrebbe trovare l’anima gemella ma non ottiene risultati. Una chiromante la informa però che si trova sotto il segno di Venere e che quindi il periodo è favorevole agli incontri amorosi.
Il Segno di Venere ci porta letteralmente a “spasso” per Roma: : il Pincio, Trinità dei Monti, Piazza del Popolo, l’antica trattoria “Romolo” (che non c’è più da poco) quasi sotto l’arco di Via di Porta Settimiana, a Trastevere, Via Appia e, soprattutto, nella paradossale importanza di quei tempi, l’albergo diurno della “Casa del Passeggero”, a un passo dalla Stazione Termini, luogo di sketch involontari, equivoci e bislacche presentazioni.
Ricordava Risi: «È stata una delle prime commedie di costume». Un’esperienza corale per cui Roma s’è affidata a improbabili ma esilaranti ciceroni come Alberto Sordi, Peppino De Filippo e Vittorio De Sica, poeta fallito che a una richiesta d’offerta per la cultura italiana nel mondo risponde: «Capisco i suoi ideali, signorina, ma io non caccio una lira!».