INQUINAMENTO DA NO2: ROMA È FUORILEGGE - Salvaiciclisti Roma
Mappa dell'inquinamento da NO2 a Roma

INQUINAMENTO DA NO2: ROMA È FUORILEGGE

La mappa del livello di inquinamento da biossido di azoto (NO2) realizzata dai cittadini romani restituisce una fotografia allarmante della qualità dell’aria che si respira nella Capitale. In tre casi su cinque, viene rilevata una concentrazione di NO2 fuorilegge, con gravi rischi per la salute dei cittadini, dall’aumento dei ricoveri a quello della mortalità.

Ecco la mappa interattiva dei campionamenti effettuati su Roma, presentata il 22 Maggio 2018 in conferenza stampa presso la Pinacoteca dei Musei Capitolini.

(clicca qui per una descrizione completa dei risultati)

NO2, NO GRAZIE!

A febbraio, circa 150 cittadini romani hanno aderito alla campagna di scienza partecipata “NO2, NO GRAZIE!” coordinata da Cittadini per l’Aria Onlus. Le vedette per l’aria hanno posizionato le provette fuori dalla finestra di casa, o in strada, e per un mese hanno atteso che i campionatori misurassero la concentrazione di biossido di azoto.

I risultati di questa campagna, patrocinata dalla Commissione Europea, arrivano nei giorni in cui la stessa Commissione deferisce Italia, Ungheria e Romania alla Corte di Giustizia “per la persistenza di livelli elevati nella concentrazione di polveri sottili (PM10)”. Sono stati inoltre presentati il giorno 22 maggio 2018 in una conferenza in Campidoglio a Roma (a questo link dal minuto 09:00 circa è possibile rivedere il servizio di TG Lazio).

provetta per il la misurazione dell'inquinamento da no2

INQUINAMENTO FUORILEGGE

Il valore-limite indicato dal D.Lgs 155/2010 è una concentrazione media di biossido di azoto pari a 40µg/m³ (microgrammi per metro cubo) su base annuale.  Durante il mese di febbraio l’80% dei campionatori della campagna “NO2, NO GRAZIE!” ha misurato valori di concentrazione del biossido di azoto superiori alla soglia critica.

Utilizzando le serie storiche dell’ARPA  è possibile proiettare su base annua i dati raccolti dai partecipanti alla campagna “NO2, NO GRAZIE!” durante il mese di febbraio. Il risultato è allarmante.

Su base annua, il 60% dei campionatori registrano valori di concentrazione di NO2 superiori ai limiti di legge e alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

inquinamento da no2 a Roma

OGNI RESPIRO, UN RISCHIO

Ogni vedetta dell’aria ha posizionato il proprio campionatore dove vive o lavora, oppure in strada, dove presumibilmente transita per gli spostamenti quotidiani.

A Roma ogni respiro è un rischio per la salute.

In alcune zone di Roma, la situazione dell’inquinamento da NO2 è particolarmente drammatica. Il centro della città e le vicinanze delle arterie più trafficate sono i punti con le concentrazioni più elevate. In particolare, i valori massimi sono quelli registrati in Largo Amba Aradam (88,4µg/m³), via di Casilina (Torpignattara, 91µg/m³), e più di tutti in viale Etiopia/piazza Addis Abeba (95,4µg/m³).

Ecco la tabella che riassume gli effetti dell’aumento della concentrazione di NO2 al di sopra del valore limite di legge.

effetti dell'inquinamento da no2

DANNI DIFFUSI E PERSISTENTI

L’inquinamento da NO2 e l’inalazione continua di dosi eccessive di biossido di azoto provoca irritazione dell’apparato respiratorio, attacchi d’asma, suscettibilità ad attacchi batterici e virali, e acutizzazione delle bronchiti croniche.

I più esposti a questi rischi sono come sempre i più deboli, bambini e anziani. L’ARPA raccomanda di

limitare allo stretto necessario la permanenza nei pressi delle arterie trafficate e ridurre le attività fisiche all’aperto.

Vale la pena sottolineare che per le romane e i romani, in base alle misure effettuate durante la campagna “NO2, NO GRAZIE!”, non si tratta di casi eccezionali e sporadici. Queste precauzioni riguardano la maggior parte del territorio cittadino, durante tutto l’anno.

inquinamento da no2 a roma

BIOSSIDO D’AZOTO E TUMORI

Gli studi sulla salute umana evidenziano relazioni dirette fra l’inquinamento di NO2 e l’incidenza dei tumori. Un aumento della concentrazione di NO2 di 10 µg/m³, corrisponde ad un aumento di circa il 4% della probabilità di ammalarsi di tumore ai polmoni.

Secondo le statistiche dell’AIRC, quattro persone su cento rischiano di ammalarsi di tumore ai polmoni nel corso della loro vita. Dove la concentrazione di NO2 supera costantemente gli 80 µg/m³, la probabilità di ammalarsi di tumore diventa superiore al 5%: su cento persone, una persona in più che rischia di ammalarsi di tumore ai polmoni.

Una notizia pessima per i residenti del Quartiere Africano, di Torpignattara e Trieste Salario, dove sono state registrate concentrazioni elevatissime di NO2.

Inoltre, il biossido di azoto proviene principalmente dai processi di combustione interna ai motori diesel, responsabili anche per le alte concentrazioni di particelle sottili (PM10 e PM2.5), più difficili da misurare. Alte concentrazioni di NO2, corrispondono ad alte concentrazioni di polveri sottili. Anche in questo caso, gli studi scientifici non lasciano scampo: per ogni incremento di 5 µg/m³ di PM 2,5, il rischio relativo di ammalarsi di tumore al polmone aumenta del 18%, mentre cresce del 22% a ogni aumento di 10 µg/m³ di PM 10.

inquinamento da no2

STOP AI DIESEL

Nella zona nord-ovest di Roma, dove risiede la Sindaca Raggi, i valori di NO2 stimati su base annua superano abbondantemente i limiti di legge. La stessa Sindaca, durante l’iniziativa Women4Climate a Città del Messico, ha promesso che a partire dal 2024 i motori diesel saranno banditi dal centro di Roma.

Ma per i cittadini romani il problema è come iniziare fin da subito a smettere di avvelenare l’aria che essi stessi respirano.

Il piano regionale per la qualità dell’aria si rivela del tutto inefficace e le morti per tumore ai polmoni continuano a crescere con tasso costante nel corso degli anni (Registro Tumori Regione Lazio). Fra il 2010 e il 2015 il numero medio di nuovi casi di tumore ai polmoni ogni anno è di circa 1200 per gli uomini e 900 per le donne.

VIA AL BICIPLAN

Noi abbiamo un piano. Anzi un biciplan. Costa circa 80 milioni di euro. È la stessa cifra che spendiamo ogni anno a Roma per le cure necessarie ai nuovi malati di tumore ai polmoni.

Le romane e i romani, cosa sono disposti a fare per combattere l’inquinamento e prendersi cura di ogni loro respiro?


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