COME SUPERARE GLI OSTACOLI VERSO LA COSCIENZA RAZIONALE

COME SUPERARE GLI OSTACOLI VERSO LA COSCIENZA RAZIONALE

Perché alcuni abbandonano l’automobile e diventano ciclisti urbani mentre altri non riescono a compiere questa trasformazione? Cosa spinge i primi ad andare avanti e i secondi a rinunciare? Questo articolo parla di resistenza al cambiamento.

LA RIGIDITÀ

La capacità di usare strumenti non distingue a sufficienza gli esseri umani dagli altri animali. Molti primati usano rami e bastoni per diversi scopi, incluso procurarsi il cibo. Quello che davvero ci distingue come specie umana è la capacità di costruire, aggiustare e migliorare gli strumenti di cui ci serviamo per adattarli ai nostri bisogni.

A Roma abbiamo bisogno di muoverci con agilità. Affrontare questo problema con la rigidità mentale di voler perseguire la velocità immaginando più spazio per le automobili, è inutile e controproducente. Per essere agili e rimanere padroni delle nostre vite, dobbiamo cambiare strumento.

LA CONFESSIONE

La principale manifestazione della rigidità è la resistenza.

La terza fase della mia trasformazione in ciclista urbano l’ho chiamata “coscienza razionale”. E’ la fase in cui ho scoperto che potevo migliorare la bicicletta e adattarla al mio corpo e ad ogni mia esigenza di mobilità.

La vecchia bicicletta mi ha dato subito molti problemi. Era instabile, faceva strani rumori e trasmetteva vibrazioni fastidiose. Dopo brevi pedalate si presentava subito un brutto formicolio alle mani, e sui tratti più lunghi facevano anche male le ginocchia. Non riuscivo a trasportare oggetti ingombranti.

COME SI MANIFESTANO GLI OSTACOLI

La principale manifestazione della rigidità è la resistenza. Resistenza al cambiamento. Resistenza al nuovo.  Abbiamo un cattivo rapporto con i cambiamenti, non li amiamo molto.

Spesso decidiamo se qualcosa è giusto o sbagliato solo in base a cosa conosciamo meglio. Non siamo disposti a sperimentare e smettiamo di reagire ai cambiamenti.

DANNI COLLATERALI

Il modo migliore per superare gli ostacoli e abituarsi ai cambiamenti è di modificare consapevolmente le proprie abitudini.

La rigidità esige un prezzo molto alto. Mantenere una artificiale stabilità, rimanere volontariamente ostaggi delle trappole mentali che noi stessi ci cuciamo addosso, può costarci caro.

Se oggi il nostro obiettivo rimane la velocità, domani sulla strada potrebbe essere investita la donna o l’uomo che amiamo, o la nostra più grande amica o amico. Oppure nostro figlio o nostra figlia.

Dopo, con amarezza, dovremo ammettere di essere anche noi colpevoli di quanto è accaduto, a causa della nostra rigidità. Gli ostacoli verso il cambiamento contengono sempre il seme di questo senso di disperazione e impotenza.

COME SUPERARE GLI OSTACOLI

Sconfiggere la rigidità richiede tempo. Dobbiamo riconoscere quello che non ci serve, che non gioca a nostro vantaggio, e liberarcene. Al contrario, dobbiamo migliorare e avere cura degli strumenti che ci servono.

La soluzione ai miei problemi con la bicicletta l’ho trovate nelle ciclofficine.

Nelle ciclofficine le conoscenze necessarie per manipolare, aggiustare, migliorare la propria bicicletta vengono trasmesse a tutti. In pratica, nelle ciclofficine si realizza la massima espressione della nostra appartenenza alla specie umana.

Ho imparato ad eliminare le vibrazioni, a sostituire un movimento centrale, a regolare i freni, a smontare e rimontare una bicicletta. Ho imparato ad adattare la bicicletta al mio corpo e attrezzarla con poca spesa ad ogni mia esigenza.

Ora so di poter trasportare tutto quello di cui ho bisogno e di potermi muovere con agilità a Roma con qualsiasi condizione meteorologica. Il modo migliore per superare gli ostacoli e abituarsi ai cambiamenti è di modificare consapevolmente le proprie abitudini. Sperimentare.

LA NOSTRA MACCHINA PERFETTA

La bicicletta è fatta di saperi condivisi e diffonde il virus della cooperazione.

Con la bicicletta, come con ogni altro strumento che adoperiamo, non verremo improvvisamente proiettati in un mondo meraviglioso e perfetto. Ci saranno problemi, e ci saranno soluzioni da cercare.

Molte persone belle, intelligenti e di talento si muovono in bicicletta. La bicicletta è fatta di saperi condivisi e diffonde il virus della cooperazione. Se chiediamo aiuto, ne troveremo.

Manipolare, aggiustare, migliorare sono le attività che noi umani sappiamo fare meglio. La bicicletta è la nostra macchina perfetta. Usala anche tu!

P.S. “La Macchina Perfetta” è il titolo di un bellissimo libro di Adriano Maccarana e Giò Pozzo, che vi consiglio di leggere.


Per noi è importante sapere come pratichi il tuo cicloattivismo oggi. Conta particolarmente la tua esperienza personale. Raccontala compilando il seguente questionario.