LA LUNGHEZZA DEL CARRO POSTERIORE - Salvaiciclisti Roma

LA LUNGHEZZA DEL CARRO POSTERIORE

Ogni bicicletta ha il suo carattere e la sua attitudine. Queste caratteristiche sono determinate da numerosissimi parametri, alcuni modificabili facilmente ed altri non modificabili.

Un semplice cambio di copertoni può permetterci di affrontare uno sterrato oppure andare più lisci su strade asfaltate. La scelta di un gruppo cambio da corsa o di un gruppo MTB può ottimizzare il nostro viaggio, il nostro allenamento o i nostri spostamenti quotidiani. Queste scelte sono abbastanza modificabili ed, entro certi limiti, possiamo cambiare anche di molto il carattere della nostra bicicletta.

Quello che non possiamo modificare è il telaio: quel meraviglioso insieme di tubi (generalmente otto) saldati tra loro.

Le geometrie del telaio

Con l’espressione geometrie del telaio si intende l’insieme dei parametri costruttivi decisi dal telaista.

La lunghezza dei tubi e gli angoli con cui questi vengono saldati tra loro vengono stabiliti in fase progettuale con riga e squadra oppure con un CAD. Esistono ormai potentissimi CAD specializzati per il lavoro di progettazione dei telai.

Non è intenzione di questo articolo esplorare tutti i parametri costruttivi di una bicicletta. Ci soffermeremo ad analizzarne uno molto importante ed anche apprezzabile immediatamente ad occhio nudo: il carro posteriore.

Il carro posteriore

Il carro posteriore della bicicletta è quel triangolo che si forma nella parte posteriore del telaio.

E’ costituito da:

  • tubo piantone: il tubo che dalla sella arriva al movimento centrale. Detto impropriamente anche tubo verticale nonostante non sia mai realmente verticale rispetto al suolo.
  • i foderi verticali: quella coppia di tubi che, partendo poco al di sotto della sella, raggiungono i forcellini a cui è agganciata la ruota posteriore. Anche qui l’aggettivo verticale è assolutamente improprio.
  • i foderi orizzontali: è la coppia di tubi che dalla scatola del movimento centrale arriva ai forcellini a cui è agganciata la ruota posteriore. Inutile ribadire che anche in questo caso sono tutt’altro che orizzontali.

La lunghezza del carro posteriore

Si definisce lunghezza del carro posteriore la “proiezione della distanza tra centro della scatola del movimento centrale e del mozzo della ruota posteriore”.

In parole più semplici si tratta della distanza del centro dei pedali dal punto in cui è agganciata la ruota posteriore.

Carro lungo o carro corto?

Le implicazioni principali della lunghezza del carro sono sulla stabilità e sulla reattività della bicicletta.

Una bicicletta con un carro lungo sarà più stabile, più comoda sulle lunghe percorrenze, più facile da controllare in discesa.

Una bicicletta con un carro corto sarà più reattiva in curva e nei percorsi stretti.

Spesso ci si riferisce ai telai definendoli più o meno nervosireattivi proprio in base alla lunghezza del carro. Ci sono in realtà altri parametri, come il rake e il trail che contribuiscono in maniera determinante a stabilità e reattività, ma la loro analisi richiede un articolo dedicato e di complessità maggiore.

Telaio da corsa vs telaio da viaggio

Un esempio lampante di differenza di carro si può apprezzare mettendo a confronto una bici da corsa con una bici da viaggio.

Nel lato sinistro dell’immagine vediamo il carro posteriore di una bici da viaggio. Si nota come il copertone, nonostante abbia una sezione molto grande e sia installato un parafango,  sia molto distante dal tubo piantone.

Nell’immagine di destra vediamo il carro di una bici da corsa. Notiamo come il copertone sia vicinissimo al tubo piantone.

Di sicuro possiamo pensare di allestire una bicicletta da corsa per fare un viaggio, anche se il viaggio risulterà molto meno comodo.

Impossibile invece pensare di affrontare una corsa con un telaio da viaggio, generalmente molto più pesante e a risposta più lenta.

Conclusioni

Molti, guardando una bici nuova, traggono conclusioni sul suo carattere guardando i copertoni montati o il manubrio installato.

Questo non può essere considerato un errore in quanto i produttori allestiscono le biciclette pensando proprio al loro uso principale.

Ma vale la pena informarsi maggiormente sul telaio, che della bici costituisce la struttura portante.
L’osservazione del carro posteriore è un ottimo punto di inizio per giudicare una bicicletta e poi immaginare modifiche a copertoni, manubri, cambio …

E’ fondamentale invece per acquistare una bicicletta usata: non di rado infatti un telaio da corsa è allestito come un telaio da viaggio o addirittura, al contrario, un telaio da viaggio è “travestito” da telaio da corsa.


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