SEGUI I CICLISTI URBANI RIBELLI | Salvaiciclisti Roma

SEGUI I CICLISTI URBANI RIBELLI

Adoriamo le regole: sono il mattone della nostra civiltà e il bisogno di rispettarle è così radicato che l’idea di infrangerle ci mette facilmente in agitazione. 

Ma questa venerazione per le regole diventa spesso un ostacolo per chi inizia ad usare la bicicletta a Roma. Come tutte le cose umane, anche le regole della strada possono contenere errori e i ciclisti urbani ribelli hanno imparato a superare questo ostacolo.

IL CODICE

Il nostro Codice della Strada – ormai antico – assume l’automobile come unità di misura fondamentale di tutta la normativa, e genera spesso situazioni paradossali – se non pericolose – per i ciclisti urbani.

Inoltre, chi inizia ad usare la bicicletta vive l’uso della strada nella maniera in cui tutti noi veniamo educati, nella credenza diffusa secondo cui in bici si diventa utenti minori della strada, con minori diritti, minori possibilità, minore capacità.

Se stai iniziando ad usare la bicicletta a Roma e ti senti a disagio non preoccuparti. E’ del tutto normale. Per riconquistare la serenità necessaria, i ciclisti urbani ribelli hanno appreso, con l’esperienza, tre abilità fondamentali:

Rendersi visibili.
Mantenersi lontani dalle auto.
Avere il controllo totale della strada.

Ecco tre piccoli trucchi che potranno esserti utili per addestrare le tue abilità.

PEDALARE AL CENTRO

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Pedalare al centro della carreggiata è in aperto contrasto con le prescrizioni del Codice della Strada e risulta fastidioso per gli automobilisti. Tuttavia, pedalare al centro della carreggiata ti aiuterà ad acquisire almeno due delle tre abilità fondamentali del ciclista urbano.

Primo: rimarrai distante dalle automobili e dalla portata dei loro sportelli che possono aprirsi improvvisamente. Questo, per i ciclisti urbani, è uno dei pericoli più seri.

Secondo: ti renderai visibile. Gli automobilisti ti vedranno meglio e saranno costretti a fare attenzione. Può capitare che, pedalando al centro della carreggiata, qualcuno suoni il clacson. E’ un ottimo segnale, vuol dire che si sono accorti di te. Ora puoi lasciarli passare.

In più, eviterai la maggior parte delle buche.

IL SEMAFORO ROSSO

Passare col rosso è certamente il più grande tabù per tutti noi umani, adoratori delle regole. Il semaforo rosso è l’archetipo del divieto, della proibizione. Un semaforo rosso smuove sentimenti profondi.

In Olanda, in Germania, in Francia esistono già regole specifiche sul comportamento dei ciclisti urbani in presenza del semaforo rosso. In molti casi, il ciclista urbano europeo può passare serenamente col rosso.

Un giorno, mentre aspettavamo di attraversare la strada, Leonardo mi ha spiegato l’importanza del semaforo rosso.

“Babbo, perché dobbiamo fermarci? Il semaforo rosso serve solo per le automobili. Dovrebbero esistere solo semafori rossi che si accendono quando arrivano le automobili”.

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In Italia, passare col rosso in bicicletta non è consentito ma se ti senti sufficientemente ribelle, dopo esserti fermata – o fermato – per controllare che non ci siano pericoli, anche questa manovra ti permetterà di acquisire almeno due delle tre abilità del ciclista urbano.

Innanzitutto, attraverserai gli incroci prima delle automobili e avrai messo la maggiore distanza possibile fra te e loro.

Inoltre, precedendo la fila di automobilisti che passeranno allo scattare del verde, li costringerai ad accorgersi di te e a prestare attenzione.

Questo trucco va utilizzato con estrema cautela perché in Italia sono molto poche le persone abituate a vedere le biciclette passare col rosso. In ogni caso non devi dimenticare che, prima di passare, devi fermarti per controllare che non ci siano pericoli. Ma è una tecnica che funziona molto bene e regala momenti di serenità in bici.

PEDALARE CONTROSENSO

Pedalare in direzione contraria al senso di marcia delle auto è una delle strategie migliori da adottare per la propria sicurezza.

Anche questo è un tabù difficile da abbattere per tutti noi, adoratori delle regole. L’espressione “Pedalare in direzione contraria” contiene in sé il senso della colpa.

In molte città italiane e quasi ovunque in Europa si può già serenamente pedalare in controsenso. La Commissione trasporti della Camera dei Deputati sta discutendo alcune misure che dovrebbero facilitare, anche a Roma, l’istituto del senso unico eccetto bici.

Nel frattempo, pedalando in controsenso potrai potenziare una delle tre abilità fondamentali del ciclista urbano e dominare la strada. Potrai tenere sotto controllo le auto che arrivano. La forma stessa delle auto sui lati della strada (anteriore spiovente, posteriore quasi verticale) facilita la visibilità di possibili ostacoli improvvisi. Attraverso i parabrezza potrai controllare che qualcuno non stia aprendo lo sportello.

Spesso, i ciclisti urbani e le cicliste urbane ribelli scelgono deliberatamente di percorrere tratti di strada in controsenso per sentirsi più sicuri.

CICLISTI URBANI RIBELLI

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Usare la bicicletta a Roma è un atto di ribellione: contro le proprie abitudini, contro convenzioni sociali consolidate, contro regole della strada inadeguate, contro la città stessa.

Seguendo l’esempio dei ciclisti urbani e delle cicliste urbane ribelli, acquisirai alcune abilità importanti per la tua sicurezza. Quando li incontrerai – li riconosci perché pedalano in controsenso al centro della carreggiata e passano col rosso – osservali con attenzione. Ti insegneranno molti trucchi utili.

Se accetterai di rompere il patto che ti lega al bisogno assoluto di rispettare le regole create per le automobili, ne guadagnerai in serenità e in tutto quello che la bicicletta è in grado di portare alla tua vita: salute, soldi, amici, felicità.

Durante l’estate, Roma si svuota e potrai allenarti ad acquisire le abilità dei ciclisti urbani ribelli.

Buone vacanze, ci rivediamo a Settembre.


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Salvaiciclisti-Roma, associazione per ciclisti urbani, promuove l’uso della bicicletta come mezzo di spostamento a Roma dialogando con i cittadini, le aziende e le amministrazioni. Diventa socio