BUS TURISTICI: UN AUTOGOL CLAMOROSO - Salvaiciclisti Roma
I bus turistici bloccano Roma

BUS TURISTICI: UN AUTOGOL CLAMOROSO

La sceneggiata in piazza Venezia dei bus turistici non è solo una buffonata arrogante delle aziende promotrici: è, soprattutto, un clamoroso autogol delle stesse aziende e il miglior spot possibile per il provvedimento che li escluderà dal centro città a partire da gennaio.

Anche quei pochi romani che non vanno mai al centro hanno potuto vedere senza filtri, persino ad audio spento, la profonda assurdità di lasciar circolare quei bestioni tra i fragili monumenti della Roma archeologica, barocca e religiosa. Persino chi si muove in maniera standard, ovvero in automobile e scooter/moto, avrà capito immediatamente la violenza di quelle presenze in città. Se finora si sono limitati a vederli ingolfare le strade, intralciando il loro passaggio, hanno visto farlo limitatamente al loro percorso o parcheggio.

L’occupazione della piazza di oggi ha mostrato in tutta la sua protervia cosa vuol dire avere centinaia di bus turistici a Roma, bestioni che si arrogano il diritto di arrivare fin sotto il basolato del Colosseo, davanti a S.Pietro la cui piazza è a doppia firma Michelangelo e Bernini -altro che le archistar di oggi-, sopra le catacombe e in pratica ovunque ci siano mete turistiche, più le strade per arrivarci.

I promotori della sceneggiata hanno mostrato di che pasta sono fatti: non hanno capito di essersi tirati una serie di zappe sui piedi, e noi non possiamo che ringraziarli per aver mostrato la loro scarsa capacità di ragionamento e il loro modo di stare in città: protervo, ingombrante, pericoloso e per di più inutile.

Siamo certi che non esista un solo romano che non veda l’ora che questo corrispettivo terrestre delle grandi navi che infestano la povera Venezia si tolga di torno. A nostro parere è stata una concessione fin troppo gentile dal loro degli stalli di sosta a ridosso delle Terme di Caracalla e in altri luoghi a quattro passi dalle mete turistiche, come per esempio su Gregorio VII per chi va in Vaticano.

Abbiamo infine un dubbio. Non vorremmo che tra i manifestanti di oggi ci fossero anche quelle aziende che fanno parte di Roma Tpl, che ha in concessione dal comune una fetta non banale del trasporto pubblico locale, quello che serve -non certo brillantemente- le periferie e parte degli autobus notturni. Sarebbe un fatto molto grave, da soluzione del contratto. Ma speriamo che non sia così.


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