Vincenzo Calia: 'sostengo la bici in difesa della salute dei bambini'. - Salvaiciclisti Roma
Vincenzo Calia

Vincenzo Calia: ‘sostengo la bici in difesa della salute dei bambini’.

Vincenzo Calia, noto pediatra, ha fondato e diretto la rivista Uppa – Un Pediatra Per Amico, bimestrale di riferimento per genitori. Volentieri sostiene la battaglia per convincere le Istituzioni romane a dare alle bici la giusta dignità in difesa della salute di tutti, bambini in primo luogo.

Bici

Mi chiamo Vincenzo Calia, faccio il pediatra da quasi 40 anni e mi è sempre piaciuto andare in bicicletta.

Non la uso abitualmente nella mia città (Roma) per molti motivi: vado al lavoro a piedi perché il mio studio è molto vicino alla mia abitazione e poi, lo confesso, mi fa paura percorrere in bici le strade di questa città.

Però la uso in vacanza: l’ultima volta è stato a Tokyo, una metropoli infinita, dove però si gira benissimo in bici anche fuori delle piste ciclabili. Una città in cui ho visto  bambini di sei o sette anni cavalcare allegramente le loro biciclettine, anche fuori della portata dei loro genitori (ma allora è possibile!).

In compenso girano in bici i miei figli (certamente sono più coraggiosi di me): uno dei due l’ha eletta come suo unico mezzo di locomozione in città.

La bicicletta è un amore antico: ricordo perfettamente quella che usavo da piccolo, rossa con le rotelline. E ricordo l’emozione (e le cadute) quando i miei genitori le eliminarono. Un’emozione che si è ripetuta quando io ho insegnato a mantenere l’equilibrio ai miei figli.

E poi le biciclette nel portabagagli del camper in giro per l’Europa, l’Olanda e le rive del Danubio in comitiva.

mamma senza pedali

Bici e bambini

Oggi nella nostra inquinatissima e rumorosissima città le biciclette sono ancora troppo rare, assolutamente vietate ad i bambini da soli.

E questo è un grave danno, soprattutto per loro.

Non solo vengono privati di un divertimento ineguagliabile, ma sono anche limitati nella loro libertà di movimento e costretti ad esercitare i loro muscoli e a sfogare la loro vitalità solo ed esclusivamente nelle palestre e nelle piscine, sotto la sorveglianza occhiuta dell’istruttore di turno.

Perciò vedo con simpatia quei genitori che si muovono in bici, che portano i loro figli a scuola sul seggiolino, e che, appena possibile, li incoraggiano ad usare la loro bicicletta.

Roma è una città bellissima e se fosse possibile muoversi in bicicletta lo sarebbe ancora di più.

Cosa manca a Roma

Quello che manca non è lo spazio, e neppure le piccole salite sarebbero un ostacolo.

Quella che manca è la comprensione dei cittadini (automobilisti e motociclisti) e l’impegno delle istituzioni.

E lì che bisogna agire, sulle istituzioni: il Comune, i Vigili Urbani, ma anche le scuole, gli insegnanti, i genitori stessi.

È una battaglia che sostengo volentieri, anche e soprattutto in difesa della salute di tutti, i bambini in primo luogo.

pronti via


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