Ciclisti urbani e ATAC: una nuova alleanza? - Salvaiciclisti Roma
Michelangelo e il tram n. 14

Ciclisti urbani e ATAC: una nuova alleanza?

Venerdì scorso abbiamo incontrato il personale ATAC nella sala del Ciclismo Urbano, presso il Dipartimento Mobilità. Ciclisti urbani e personale ATAC vivono la strada con un fortissimo carico di tensione. Il rapporto fra ciclisti e autisti non è sempre rose e fiori.

Un rapporto difficile

Le biciclette invadono lo spazio dedicato al trasporto pubblico perché lo vivono come una preziosa oasi di sicurezza. Sulle corsie preferenziali transitano pochi mezzi, guidati da professionisti.

Dall’altra parte, chi guida un automezzo di 19 tonnellate carico di persone vive ogni ostacolo come un potenziale pericolo.

ATAC e ciclisti urbani: obiettivi comuni

Eppure,  ciclisti urbani e operatori del trasporto pubblico sono le due categorie che possono, attivamente, cambiare il volto di Roma.

Ciclisti urbani e operatori del trasporto pubblico hanno un obiettivo comune: ottenere la restituzione dello spazio pubblico, sequestrato dalle troppe automobili che invadono Roma.

La discussione è stata sorprendentemente costruttiva e propositiva e le spirito dell’incontro è stato sintetizzato da Alessandra Loreti, attivista di Salvaiciclisti-Roma:
“Utilizzo la bicicletta per spostarmi a Roma e percorro circa 30 Km al giorno, ma quando mi sento stanca o il tempo non è buono uso il trasporto pubblico.
Così ho imparato quanto la sosta selvaggia, la guida veloce, lo svicolare delle auto in mezzo al traffico, rappresentino un insidia costante anche per chi guida gli autobus.
Gli autisti vivono lo stesso disagio dei ciclisti urbani. Noi pedaliamo con la preoccupazione di tornare a casa interi. Gli autisti guidano con la tensione di dover salvaguardare l’incolumità dei passeggeri e dei mezzi di trasporto.”

Autobus e biciclette sono le due metà della stessa mela. Sono due categorie che insieme possono rappresentare la mobilità alternativa, ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, la congestione stradale, l’incidentalità …

Ciclisti urbani e dipendenti ATAC intorno allo stesso tavolo
(Foto Marcello Celio)

Le proposte

Durante la riunione sono emerse diverse ipotesi di lavoro, proposte da ATAC e dai ciclisti urbani. Ecco una lista delle idee discusse durante l’incontro.

  • Individuare intere strade dedicate esclusivamente a trasporto pubblico e biciclette.
  • Formare il personale ATAC sulla gestione delle biciclette a bordo dei mezzi.
  • Informare chi usa la bicicletta sulle difficoltà connesse con la guida dei mezzi per il trasporto pubblico (per esempio difficoltà di manovra, angoli ciechi etc).
  • Abilitare gli ausiliari del traffico al sanzionamento della sosta selvaggia che intralcia il servizio pubblico.
  • Distendere i rapporti fra ciclisti e autisti, per esempio attraverso una campagna virale di saluti reciproci.

E’ stato un primo incontro, piuttosto inusuale. Idee su cui lavorare ce ne sono. Sta a noi decidere cosa farne.

Credits: Foto di copertina Roberto Corradini


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