GRANDE COME UNA CITTA’ – Teatro dell’Opera di Roma

Mi permette, babbo! è un film commedia del 1956, diretto da Mario Bonnard, con Aldo Fabrizi e Alberto Sordi.

Rodolfo (Alberto Sordi) ha sposato la figlia di un ricco negoziante (Aldo Fabrizi), proprietario di varie macellerie. La famiglia della moglie è molto numerosa e i suoi componenti sono tutti occupati nei vari negozi, mentre Rodolfo, che vorrebbe calcare le scene del teatro lirico, si limita a prendere delle lezioni di canto, vivendo alle spalle di chi lavora. Dalle velleità artistiche di Rodolfo trae profitto senza alcuno scrupolo un vecchio maestro di musica indigente: così i mesi passano e Rodolfo non combina nulla di concreto. Finalmente il padre della sposa lo mette di fronte a un dilemma: lavorare come gli altri o andarsene. Allora il maestro procura a Roberto una piccola parte nel “La ‘Traviata” che si sta per rappresentare al Teatro dell’Opera. Tutta la famiglia assiste al debutto. Rodolfo, dopo aver creato problemi nelle prove, esegue, nella disapprovazione generale, la frase “La tisi non le accorda che poche ore” abbassandola di un’ottava, arrivando a toccare il Do grave, e inoltre, avanzando al proscenio mentre il sipario si chiude alle sue spalle, canta la frase: «È spenta!», non prevista in quanto, pur presente in partitura, viene tradizionalmente omessa. Succede di tutto: gli altri interpreti, il direttore d’orchestra e quello del teatro si indignano e dopo lo spettacolo viene cacciato dal teatro. Ma i parenti, che non sanno come è finito il debutto, sono convinti che Rodolfo abbia avuto un trionfo. Potrà così continuare la sua comoda vita di aspirante artista.

Piazza Beniamino Gigli - MI PERMETTE BABBO!

  • Ciao, come ti chiami?
  • Sordi è Alberto, giovane fannullone con la passione per il bel canto, il quale prende lezioni da un cialtrone che si fa pagare in fettine di vitella dal suocero di lui, interpretato con cipiglio da Aldo Fabrizi.
  • In Italia non è consentito andare in bicicletta con cuffie o auricolari?