LA NUDA VERITÀ SULLA BICICLETTA
La scorsa settimana sono stato intervistato per un servizio intitolato DUE RUOTE AD OSTACOLI, andato in onda su RAI1. Certo, ora voglio farvi vedere come vengo bene in TV. Ma prima di mostrarvi il servizio devo prepararvi.
Il giornalista e i tecnici erano molto carini, gentili e appassionati del loro lavoro (che è un bellissimo lavoro.) Sembravano curiosi di sentire la mia storia e chissà quante altre.
Eppure, la storia sulla bicicletta raccontata in TV è falsa
In TV i falsi miti sul ciclismo urbano si diffondono come un virus e infettano tutto, anche quegli spazi che, nelle intenzioni, vorrebbero mostrare l’importanza della bicicletta. La responsabilità della falsificazione non è però di chi confeziona il servizio. La responsabilità è nostra. Noi, tutti noi spettatori, vogliamo sentire questo racconto:
– Andare in bicicletta è pericoloso!
– I ciclisti sono indisciplinati!
– Bisogna fare qualcosa per permettere alle persone di usare la bici: corsie ciclabili, piste ciclabili, autostrade ciclabili, oppure una guerra termonucleare globale.
Ovviamente anche gli automobilisti sono indisciplinati. Ma il messaggio – il potentissimo messaggio – che ci arriva dalla TV parla di SUV nella natura incontaminata. Provate a contare gli inserti pubblicitari sulle automobili durante un film in prima serata.
E così, la TV, e tutti i media inclusi quelli social, ci servono su un piatto d’oro la nostra storia prediletta. Ovviamente è una storia falsa. In verità, andare in bicicletta è il modo migliore di occupare il nostro tempo, ovunque noi siamo.
I ciclisti possono essere buoni o cattivi, come ogni altra categoria umana, incluso chi è alla guida di un’automobile. Ma tutto questo non importa.
Lo ammetto: ho provato a sabotare l’intervista. Ho tentato di non rispondere alle loro domande, e il giornalista e i tecnici della RAI sono stati molto pazienti.
– E’ pericoloso andare in bicicletta?
– Mah … pericoloso … diciamo che alle volte è sgradevole.
– Cosa diciamo a chi si lamenta dei ciclisti indisciplinati?
– Ogni anno vengono uccise 200 persone mentre stanno attraversando sulle strisce pedonali e la metà di queste sono bambini.
Insomma, nel servizio dico tutto quello che noi telespettatori vogliamo sentirci dire per ingannarci: che è pericoloso, che ci si lamenta, etc etc. Ho ceduto anch’io alla lusinga di poter partecipare allo spettacolo e dire la mia opinione in TV.
Va bene, adesso siete pronti, potete vedere il servizio. Inizia al minuto 42:50. Ma ora sapete che vedrete una storia falsa.
Per andare in bici non serve nulla, solo una bicicletta
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