Restituire Roma alle persone, non alle automobili. Sembra pazzesco?

Restituire Roma alle persone, non alle automobili. Sembra pazzesco?

Ogni giorni cerchiamo soluzioni per scoraggiare l’uso dell’automobile nel centro di Roma, in combinazione con la promozione del trasporto pubblico o dell’uso della bicicletta. Vogliamo ridurre gli spazi di parcheggio soprattutto nella zona centrale.

Sembra pazzesco, vero?

Se diciamo alle persone che dobbiamo ridurre il numero dei parcheggi per ridurre il traffico verso il centro della città, per costringerli a venire in centro con il trasporto pubblico o con la bicicletta, avremo immediatamente una rivoluzione a Roma.

Si creerebbe un “partito degli automobilisti” simile a quelli della Svizzera o della Germania, fondati alla fine degli anni ‘80, come reazione alle restrizioni del traffico proposte dagli urbanisti.

Questi partiti chiedevano l’opposto di ciò che era necessario: l’automobile per tutti, il diritto alla libera circolazione, l’allargamento delle strade e l’estensione degli spazi di parcheggio.

Come possiamo applicare la mobilità leggera a Roma? Semplicemente riducendo gradualmente, impercettibilmente gli spazi di parcheggio nella pianificazione urbana che contribuirà all’aumento della qualità dello spazio pubblico.

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Si può vivere in città senza l’automobile?

I marciapiedi si possono allargare in corrispondenza degli incroci in modo che gli automobilisti non possano parcheggiare sulle strisce pedonali (applicando anche una pesante sanzione per chi parcheggia sui marciapiedi o per chi ostacola il transito del trasporto pubblico).

Si possono piantare alberi che sostituiscano gli spazi di parcheggio. Probabilmente i commercianti della zona opporranno una forte resistenza per paura che nessuno verrà a fare shopping da loro se non avrà la possibilità di parcheggiare proprio davanti all’ingresso del negozio.

Ma anche questo si risolve tramite l’applicazione con passi graduali delle nuove soluzioni di mobilità leggera, con periodi di prova delle zone senza automobili.

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La città è per tutti, non solo per gli automobilisti.

I commercianti, alla fine, potranno osservare che il numero di clienti aumenterà, grazie al fatto che si può fare shopping a piedi o in bicicletta. Perché chi fa shopping in questo modo ha un ritmo più lento ed ha la possibilità di vistare un numero maggiore di negozi.

Inoltre il centro non sarà una zona di segregazione per negozi di fighetti ma potrà diventare un mix sano e democratico di locali popolari e negozi di lusso. Così non ti puoi sentire escluso, ovunque ti trovi, e indipendentemente dalla classe sociale di appartenenza.

Questo può succedere prima di tutto con la pianificazione urbana che offre ad ognuno la chance nel commercio e nello spazio pubblico, di trovare un posto in cui si senta bene indipendentemente dal suo portafoglio. La città è per tutti, non solo per gli automobilisti.


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