Scorciatoie a due ruote: il “passetto del Fiscale” e via del Mandrione - Salvaiciclisti Roma

Scorciatoie a due ruote: il “passetto del Fiscale” e via del Mandrione

Se esiste una categoria “aspirante-ciclista-urbano-occasionale-dilettante” io posso ritenermi appartenente a quella. Si perché io la bici l’ho presa a 40 anni, e ad oggi, ahimè, non è il mio mezzo di trasporto primario.

Premessa

Ma ci sto lavorando… Perchè dieci anni fa, quando mi sono trasferita nel quartiere dove abito, la sorte ha voluto che, con tempi un po’ biblici ma sempre meglio tardi che mai, scoprissi quanto fosse bello (ho cercato altri aggettivi ma questo è quello che rende meglio) vivere a quattro pedalate dal Parco degli Acquedotti… da lì salire in bici e trovarsi in pieno centro in meno di un’ora è stato…. un attimo!

Le prime sortite, tanto per riabituarsi a muoversi in equilibrio a un palmo da terra (più o meno è quella l’altezza alla quale si viaggia in bici), mi hanno portato quindi al Parco degli Acquedotti prima e della Caffarella poi.

Dopo un po’ però, anche per chi come me non è agonista né tanto atletico, ti stufi di fare sempre le stesse cose e cerchi altre mete, altri obiettivi. A parte le numerose e frequenti iniziative ludiche e di massa, nelle passeggiate più leggere, uscite fatte nel tempo libero, si va a zonzo anche per scoprire percorsi alternativi (per me alle salite e, in generale, alla fatica che faccio su sterrati e brecciolino avendo una citybike e non una mountain bike). E recentemente in più occasioni ho sfruttato un passaggio che collega un quadrante con un altro, altrimenti diviso da un tratto ferroviario, un ostacolo non da poco…

Percorso


Entrando al Parco Acquedotti dall’ingresso in via delle Capannelle (chi è di zona sa che è quello di fronte a Rocco Vino), si percorre il parco lungo gli acquedotti  (esiste infatti un progetto di ciclovia denominata Asse degli Acquedotti per questo motivo) fino all’uscita in via Alessandro Viviani (zona ponticello del Quadraro, accanto alla Chiesa della Santa Croce).

Via Lucio Mario Perpetuo
Ingresso da via Lucio Mario Perpetuo

Lì si attraversa via del Quadraro e si prende via Selinunte che si percorre fino alla fine. A quel punto è necessario fare “il giro del palazzo” per proseguire, quindi si svolta a destra per via dei Sulpici, subito a sinistra per via dei Sergii, e ancora a sinistra per via dei Laterensi che si immette su via Lucio Mario Perpetuo, strada che costeggia una piccola porzione di parco proprio sotto la ferrovia (in quel tratto corrono parallele due linee).

Inizio via del quadraretto
Inizio via del quadraretto

Dopo circa 350 mt sulla sinistra si intravede un vialetto asfaltato (che io chiamo bonariamente “il passetto del fiscale”) che passando sotto la ferrovia esce su via dell’Acquedotto Felice, che porta sulla Tuscolana al culmine della salita del Quadraro. A quel punto c’è un semaforo pedonale che si può usare per attraversare e immettersi sulla Tuscolana in direzione centro. Attenzione: questo è il punto più critico.

Via del quadraretto
Via del quadraretto

Uscita su via dell'acquedotto felice
Uscita su via dell’acquedotto felice

Dalla Tuscolana

L’immissione sulla Tuscolana in direzione centro va fatta con estrema attenzione poiché li le auto arrivano da destra in semi-curva con poca visibilità e, sebbene in salita, ad una certa velocità. Armarsi di pazienza e mille occhi se si deve passare in un orario di punta.

Una volta affrontata l’immissione, subito dopo gli archi sulla destra si trova via del Mandrione che si può percorrere con una certa tranquillità (strada consortile con limite 30kmh e dossi per rallentare la velocità anche se in pratica è un corridoio trafficato alternativo alla Tuscolana).

Via del mandrione
Via del Mandrione
Ingresso via del mandrione
Ingresso via del Mandrione

La strada, che inizialmente è a senso unico, è anche piacevole da percorrere dato che si pedala proprio sotto l’acquedotto Felice. In molti casi le arcate sono gli ingressi alle casette con piccoli cortili e giardini, e poco prima di arrivare allo snodo della Casilina vi si trova un bellissimo piccolo parco pubblico realizzato e curato dal Comitato di quartiere e dai residenti (attrezzato anche per il barbecue!).

A quel punto, lasciando sulla sinistra lo snodo ferroviario della Stazione Tuscolana, si esce agevolmente a Ponte Casilino (piazza Lodi) e, proseguendo dritti su via Casilina, si arriva a Porta Maggiore. Da qui tutte le direzioni sono a portata di mano:  San Giovanni, Stazione Termini-Centro, San Lorenzo, ecc.: dovete solo scegliere dove andare!

A velocità moderata, quindi senza correre, per fare questo percorso ci si impiegano 35 minuti.


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