Si può essere femminili e femministe
femminili e femministe

Si può essere femminili e femministe

Mi ha colpito molto questa frase di un’attivista nigeriana, mi piace la logica in essa contenuta, inclusiva, flessibile, quella dell’ “e/e” e non dell’ ” o/o”. 

Non servono scelte di campo che ci obblighino a metter da parte pezzi delle nostre anime sfaccettate, prendiamoci libertà, spazi, colore. Forse a questo punto vi starete chiedendo cosa abbia a che fare questo discorso con il blog di un’associazione di ciclisti urbani.

Proverò a spiegarvelo. Rileggete la frase iniziale. Fatto? Ora sostituite alla parola ‘femministe’ la parola ‘cicliste’. Non ci credete? Guardate le foto, si può fare!

vai col vento
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Dimenticate magliette tecniche e pantaloncini imbottiti, lasciateli a chi va in bici per allenarsi

Noi la bici la utilizziamo per muoverci in città, per andare a lavoro, a trovare un’amica, per partecipare ad una pedalata per il gusto semplice dello stare insieme. Tuttavia ci sono dei piccoli accorgimenti che potranno aiutarvi se siete all’inizio di questa piccola rivoluzione della vostra vita che é l’utilizzo, esclusivo o prevalente, della bicicletta.

Se amate le gonne lunghe, annodatele di lato

Se vi piace il look anni ’70 e nel vostro armadio avete pantaloni a zampa, dotatevi degli elastici catarifrangenti, stringeteli attorno alla caviglia ed il gioco è fatto, l’orlo non si impiglierà nell’attacco della pedivella ne’ si sporcherà col grasso della catena.

Se amate le gonne lunghe, annodatele di lato senza stringere troppo, a meno che non vi piaccia l’effetto stropicciato. Se vi piacciono i cappotti…. Beh,usateli tranquillamente! Io ne ho uno lungo che uso spesso ed al momento non ricordo controindicazioni.

Mettevi tranquillamente qualsiasi tipo di scarpe

Se non siete dirette a casa, portatevi, soprattutto all’inizio, una maglietta di ricambio. Dopo un paio di mesi lo stesso percorso lo farete senza il minimo sforzo e non ne avrete più bisogno. Tenete a portata di sellino una cerata leggera, ce ne sono di tutti i tipi in commercio.

Salvo piogge monsoniche, del resto piuttosto rare nella nostra città, vi permetterà di non bagnarvi. Mettevi tranquillamente qualsiasi tipo di scarpe, magari se hanno il tacco o la suola liscia evitate in salita di trasformarvi in corridori del Giro, issandovi sui pedali. Se il piede scivola vi farete male quindi, incollate al sellino e passa la paura (faticando un po’ pure la salita)!

Infine, il casco

Io non lo uso quasi mai ma quello che ho è bellissimo, fondo bianco e pois colorati. Ne esistono di tutti i tipi, se vi fa stare più tranquille scegliete il vostro e vi affezionerete anche a lui. Io ho messo a punto due tecniche di messa in piega col casco, “effetto liscio” ed “effetto mosso”…… ma questa è un’altra storia! Ci si vede in giro.


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